L’ Ibis Sacro nel Parco Delta del Po sta diventando una seria minaccia per l’equilibrio della fauna nativa del Parco.
In passato l’Ibis sacro viveva in Egitto, dov’era venerato come una divinità, considerato la rappresentazione terrena del Dio Thot. Al giorno d’oggi, l’ibis sacro è estinto in Egitto ma lo si trova nelle risaie del Nord Italia o nelle paludi.
Predilige infatti gli ambienti umidi, dove acqua e fango abbondano. Queste zone sono fondamentali per la loro sopravvivenza dove trovano cibo in abbondanza, in particolare insetti, pesci, anfibi, crostacei e molluschi anche se non disdegnano semi, piccoli mammiferi, uova, lucertole e persino carogne.
Le concentrazioni più elevate si trovano in Piemonte, Pianura Padana e nel Delta del Po.
L’Ibis sacro, estinto nella sua terra, è diventato una minaccia per la biodiversità del Delta del Po poichè si nutre anche di uova e pulcini di altre specie di uccelli nativi come sterne, garzette, anatre, uccelli marini e uccelli di palude.
Sono quindi diventati una seria minaccia per la fauna autoctona.
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